Spiegare il mondo by Steven Weinberg

Spiegare il mondo by Steven Weinberg

autore:Steven Weinberg [Weinberg, Steven]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Science, General
ISBN: 9788852081545
Google: oVgrDwAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2016-02-03T23:00:00+00:00


Avvertendo la tempesta che si stava addensando sulla teoria copernicana, Galilei nel 1615 scrisse una celebre lettera sul rapporto tra scienza e religione a Cristina di Lorena, granduchessa di Toscana, al cui matrimonio con il defunto granduca Ferdinando I Galilei aveva partecipato.24 Come aveva fatto Copernico nel De revolutionibus, Galilei citò il rifiuto della forma sferica della Terra da parte di Lattanzio quale orribile esempio dell’uso della Scrittura per contraddire le scoperte della scienza. Argomentò anche contro l’interpretazione letterale del testo del Libro di Giosuè che in passato Lutero aveva invocato contro Copernico per dimostrare il moto del Sole. Galilei sosteneva che la Bibbia non era certo da considerare un testo di astronomia, dal momento che dei cinque pianeti menziona solo Venere, e soltanto occasionalmente. Nel passo più famoso della lettera così si esprimeva: «Io qui direi quello che intesi da persona ecclesiastica costituita in eminentissimo grado, ciò è l’intenzione dello Spirito Santo essere d’insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo». (Una nota a margine di Galilei specificava che l’eminente ecclesiastico era lo studioso cardinale Cesare Baronio, direttore delle Biblioteca Vaticana.) Galilei proponeva anche un’interpretazione del passo del Libro di Giosuè in cui si afferma che il Sole era rimasto fermo: era la rotazione del Sole, rivelata a Galilei dal moto delle macchie solari, che si era bloccata, e questo a sua volta aveva arrestato il moto orbitale e di rotazione della Terra e degli altri pianeti, che, come descritto nella Bibbia, aveva prolungato il giorno di combattimento. Non è chiaro se Galilei credesse veramente a questa assurdità o stesse semplicemente cercando una copertura politica.

A dispetto del consiglio contrario di vari amici, nel 1615 andò a Roma per tentare di opporsi alla messa al bando del copernicanesimo. Papa Paolo V era desideroso di evitare controversie e, su suggerimento del Bellarmino, decise di sottoporre la teoria al giudizio di una commissione di teologi. Il verdetto fu che la teoria copernicana è «stolta e assurda in filosofia, e formalmente eretica perché espressamente contraddice in molti luoghi le sentenze della Sacra Scrittura».25

Nel febbraio del 1616 Galilei fu convocato presso l’Inquisizione e ricevette due ingiunzioni confidenziali. Un documento controfirmato gli imponeva di non tenere né difendere il copernicanesimo. Un documento privo di firme andava oltre, ordinandogli di non tenere, difendere o insegnare in qualsiasi modo la dottrina copernicana. Nel marzo del 1616 l’Inquisizione emanò un formale decreto pubblico, che non menzionava Galilei ma bandiva il libro di Foscarini, e richiedeva che gli scritti di Copernico fossero espurgati. Il De revolutionibus fu messo all’Indice dei libri proibiti ai cattolici. Invece di tornare a Tolomeo o ad Aristotele, alcuni astronomi cattolici, come il gesuita Giovanni Battista Riccioli nel suo Almagestum novum del 1651, si pronunciarono in favore del sistema di Tycho, che allora non poteva essere confutato dall’osservazione. Il De revolutionibus rimase all’Indice fino al 1835, con grave danno per l’insegnamento della scienza in alcuni paesi cattolici come la Spagna.

Galilei sperò in un miglioramento della situazione dopo il 1624, quando Maffeo Barberini divenne papa Urbano VIII.



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